Storia e curiosità della Torre Genex o Western City Gate di Belgrado

Breve storia della Torre Genex

La torre Genex di Belgrado, in serbo Kula Geneks, è un grattacielo di 35 piani costruito nell’attuale capitale serba nel 1977, all’epoca Jugoslavia, dall’architetto Mihajlo Mitrović.

E’ il secondo palazzo più alto della Serbia (il primo è la seconda torre Ušće recentemente costruita) con un totale di 115 metri di altezza, 154 con il ristorante. E’ costituito da due edifici, uno ad uso abitativo con 84 appartamenti e uno – più basso – ad uso commerciale. Sono collegati al ventiseiesimo piano da un ponte e da un ristorante girevole la cui forma ricorda lo Space Needle di Seattle negli USA. Il ristorante, oramai chiuso da anni, è stato attivo fino alla fine degli anni ’90.

Si tratta di una costruzione monumentale e la sensazione che si prova quando ci si trova lì sotto è davvero indescrivibile.

Nel 1979 Lazar Vujaklija, un celebre artista dell’epoca, ha dipinto su commissione dei murales per abbellire l’ingresso. Successivamente, negli anni 2000, altri artisti hanno realizzato dei murales che oggi non sono più visibili.

Recentemente l’Ordine degli Architetti in Serbia ha proposto di riconoscere l’edificio come Monumento Culturale del Paese. Il dibattito pubblico a riguardo, però, ha fatto emergere, come spesso accade per questa tipologia di edifici, come alcuni cittadini lo odino e lo considerino una bruttura, mentre altri pensino che vada salvaguardato perché parte della storia della città. Certamente la torre Genex di Belgrado è uno dei più importanti esempi di architettura brutalista e patrimonio della storia architettonica jugoslava.

L’architettura brutalista/modernista

Il brutalismo è una corrente architettonica nata nel 1954 che ha introdotto l’estetica del cosiddetto béton brut – cemento grezzo a vista – definito tale dall’architetto Le Corbusier.

Il filone jugoslavo del movimento ha preso piede a partire dagli anni ’60 (anche se lo stile modernista era già presente in Jugoslavia) quando hanno iniziato ad essere progettati e costruiti numerosi edifici in calcestruzzo armato in tutto il Paese. C’è da dire, però, che l’ampio utilizzo di questo materiale era legato anche al fatto che fosse facilmente reperibile, economico ed efficace. Rispondeva, infatti, alle esigenze del Paese che, in quel momento, necessitava di strutture nuove in tempi brevi.

Negli ultimi anni si sta riscoprendo un nuovo interesse per questo tipo di architettura come testimonia, ad esempio, la mostra “Toward a Concrete Utopia: Architecture in Yugoslavia, 1948-1980” organizzata lo scorso anno presso il MoMa di New York . Anche sul social del momento, Instagram, le fotografie di questi palazzi e/o monumenti hanno trovato grande spazio.

Come arrivare alla Torre Genex

L’edificio si trova nella municipalità di Novi Beograd, nella via Narodnih heroja.
Per raggiungerlo dal centro città, prendere il bus 65 da Zeleni Venac e scendere alla fermata Uprava Carine Bus Stop.

Attenzione: la torre Genex si vede da molto lontano, quindi quando sembrerà vicina e penserete di essere quasi arrivati, sappiate che mancherà ancora un bel po’ di strada!

Curiosità

  • Il suo nome reale è Western City Gate (in serbo Zapadna Kapija Beograda), ma viene chiamata da tutti Torre Genex grazie alla scritta pubblicitaria del gruppo immobiliare Genex in cima all’edificio.
  • La struttura ricorda una porta proprio a indicare l’ingresso in città per chi arriva da ovest. L’edificio, infatti, è ben visibile per chi arriva in auto dall’aeroporto Nikola Tesla.
  • Il ristorante era stato progettato per essere girevole, ma il meccanismo utile al movimento non è mai stato stato installato.

Ph. Chiara Soban

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