Dieci suggerimenti per una visita alla Sarajevo inusuale
Sarajevo è la città che conosciamo meglio nei Balcani Occidentali ed è per questo che spesso ne parliamo. Come moltissime altre persone, ci siamo lasciate incantare e stupire dalla capitale bosniaca, riservandole un amore incondizionato che via via si è fatto più maturo e intimo. Negli anni, dopo tanti soggiorni in città, abbiamo preso nota di luoghi insoliti ed esperienze speciali che abbiamo deciso di proporvi in questo post. Siete prontə a scoprire la Sarajevo inusuale con noi?
1. Camminare lungo Vilsonovo šetalište
Vilsonovo šetalište è il viale alberato che si estende per due chilometri, dal ponte di Suada e Olga fino a quello di Topal Osman – paša, lungo la sponda destra del fiume Miljacka.
Durante il dominio austro-ungarico, lungo entrambi i lati del fiume, vennero piantate quattro file di tigli. Oggi giorno, dopo le 17, nei weekend e durante le festività, il viale diventa pedonale: c’è chi fa jogging, chi porta i cani a passeggio, chi pattina e chi si fa un giro in bici con i propri figli.
La via si può percorrere in tutte le stagioni, ma raggiunge il suo massimo splendore nel mese di giugno, quando i tigli fioriscono e il loro profumo si diffonde in tutta la zona circostante. Se siete intenzionati a visitare il Museo Nazionale di Bosnia Erzegovina, il Museo Storico e il Caffè Tito, potete raggiungerli passeggiando proprio lungo questo viale.
2. Ammirare il panorama da Žuta e Bijela Tabija
Recarsi a Žuta e a Bijela Tabija probabilmente non è così inusuale, ma ammirare il paesaggio da queste due fortezze è un’esperienza da non perdere!
Per arrivarci dovete seguire la strada che parte dalla fermata del tram in Bašcaršija, raggiungere il cimitero Šehidsko mezarje Kovači e proseguire fino a Žuta Tabija. In primavera e d’estate potete godere del panorama sorseggiando un buon caffè bosniaco, mentre durante l’inverno vi dovrete “accontentare” della vista. Da questa fortezza, durante il periodo del Ramadan, vengono sparati i colpi di cannone che sanciscono l’inizio dell’iftar (pasto serale). Proseguendo lungo la strada Jekovac, è possibile raggiungere la fortezza Bijela Tabija, meno frequentata dai turisti ma altrettanto ricca di fascino.
3. Visitare il mercatino dell’usato di Stup
Autopijaca a Stup è l’esperienza della Sarajevo inusuale adatta per chi è alla ricerca di cimeli d’epoca jugoslava e/o vuole vedere un mercato dell’usato balcanico, ma evitando i luoghi turistici! Potete leggere tutte le informazioni necessarie nel nostro post Mercatino dell’usato di Stup.
4. Passeggiare nel parco Vrelo Bosne
Vrelo Bosne è il polmone verde di Sarajevo ai piedi del Monte Igman, un parco dalla rigogliosa vegetazione dove nasce il fiume Bosna.
Ci si arriva prendendo il tram fino al capolinea Ilidža, da lì in dieci minuti si raggiunge l’inizio del viale alberato che porta al parco. Potete percorrerlo a piedi o, nel periodo estivo, su un calesse trainato da cavalli. Una volta giunti all’ingresso, il consiglio è quello di passeggiare lungo i sentieri immersi nel verde e perdersi tra gli incantevoli laghetti. Ci sono panchine, aree di sosta coperte, aree giochi per bambini, bar e un ristorante dove è possibile mangiare la trota del fiume.
5. Visitare la pista da bob olimpica
Appassionatə di sport e olimpiadi? Allora non potete perdervi i resti della pista da bob olimpica sul Monte Trebević! Potete arrivarci con la funivia Sarajevksa Žičara oppure a piedi. Trovate maggiori informazioni nel nostro post dedicato, a questo link.
6. Degustare il succo al ginepro in Bašcaršija
Avete mai assaggiato il succo al ginepro? In bosniaco si chiama smreka ed è conosciuta per essere una bevanda dissetante, sana ed energizzante. Consigliatissima nelle calde giornate estive!
Fino a qualche tempo fa era possibile assaggiarlo in Bašcaršija, presso la Kafana Behar. Purtroppo, però, il locale ha chiuso e noi non siamo ancora riuscite a trovare un altro posto in cui venga servito. Se vi è capitato recentemente di berlo a Sarajevo, fateci sapere dove nei commenti. Grazie!
7. Salire sul tetto dell’Hotel Hecco
Bere un caffè nel bar situato sulla terrazza dell’hotel Hecco vi rallegrerà la giornata! La vista su Sarajevo, infatti, è a 360 gradi e ne vale davvero la pena.
L’hotel si trova all’altezza della Vječna Vatra (fuoco eterno), ma attenzione perché l’entrata non è ben indicata.
8. Rilassarsi bevendo un tè da Franz e Sophie
Franz e Sophie è un luogo magico, non lontano dal centro città, dove prendersi un momento di relax e gustare un buon tè.
La ricca selezione di erbe e l’attenzione alla qualità del prodotto hanno reso questo luogo molto conosciuto e apprezzato dai sarajevesi. L’ambiente sereno permette di leggere, chiacchierare e lavorare al pc sorseggiando il tè in teiere e tazze una diversa dell’altra.
Potete anche acquistare qualche miscela, teiere, tazze e fantastiche scatoline in latta da regalare ad amici e familiari! Le buste di tè sfuso sono di diverse misure e vengono tutte etichettate con le istruzioni d’uso.
9. Visitare la Galleria d’arte contemporanea Ars Aevi
La galleria d’arte contemporanea Ars Aevi prende vita nel 1993, su iniziativa di Enver Hadžiomerspahić. Ars Aevi in latino significa “l’arte dell’epoca”, ma è anche l’anagramma di “Sarajevo” dove la lettera “o” viene sostituita dal logo della galleria.
Enver, assieme ad un gruppo di intellettuali, ha creduto fosse necessario “dare alla città il respiro culturale che la guerra gli aveva portato via” (Corritore, 2014) e così, nel 1999, è riuscito ad organizzare la prima esposizione con le opere che numerosi artisti avevano donato alla città.
La collezione Ars Aevi presenta circa 150 opere, la maggior parte delle quali sono temporaneamente esposte in alcune sale della Vijećnica (Sarajevo City Hall). La collezione, però, dovrebbe cambiare presto casa. È in costruzione, infatti, la nuova struttura progettata da Renzo Piano che ospiterà (speriamo presto!) le opere della galleria.
10. Ascoltare un concerto Sevdah dal vivo
La Sevdah è il genere musicale tradizionale della Bosnia Erzegovina che, da qualche anno, sta vivendo una nuova fase grazie a interpreti come Amira Medunjanin, Božo Vrećo, Damir Imamović e il gruppo Divanhana. Questi artisti, infatti, hanno favorito una contaminazione tra la sevdah e altri generi musicali, contribuendo alla sua diffusione in tutto il mondo.
Consultando il sito Destination Sarajevo a questo link, è possibile vedere se ci sono concerti live durante il vostro soggiorno. In caso contrario, non disperate! Le sevdalinke le ritroverete comunque in numerosi caffè della città.
Se l’argomento vi interessa, vi consigliamo di visitare la mostra permanente alla Sevdah Art House che racconta la storia delle sevdalinke e dei più grandi maestri della sevdah.
Naturalmente, se avete ulteriori suggerimenti e consigli sulla Sarajevo inusuale, aspettiamo i vostri commenti!
Ph. Chiara Soban, Dalia Vesnic e Leyla Vesnic
Ultimo aggiornamento: gennaio 2024
Blog stupendo!
Da poco scoperto grazie ad un articolo su OBC
Sarajevo fu un fantastico impeto d’ottobre di cinque anni fa
Gran bei ricordi!
Sicuramente questo articolo sulla città mi tornerà molto utile per poter curiosare questa città così affascinante in poco tempo. Complimenti è scritto molto bene. Spero possiate pubblicare anche altri articoli sui Balcani.
Sono stata a Sarajevo e me ne sono innamorata. Città meravigliosa e pensare che non ho visitato tutti i siti da voi enunciati
Avete dato consigli utili, stimolanti e io avrei già voglia di tornare. Grazie